Un episodio che, sebbene sembri insignificante, mi ha fatto riflettere molto sui rapporti Italia-mondo arabo. Negozio di telefonini in una media citta’ americana. Una persona ovviamente di origine araba (scoperto poi che si trattava di un saudita) barba lunghissima e moglie coperta da capo a piedi che aspetta in religioso silenzio fuori dal negozio, e’ li’ almeno da mezz’ora perche’ non si capiscono con il giovane americano del negozio, ben vestito ma con un forte accento. Visto che dopo il saudita toccava a me e la questione non si risolveva, mi interesso della questione. Il saudita comincia a parlarmi in arabo pensando che fossi un egiziano (?!), al che gli dico che no sono italiano. Luce negli occhi : “you Italian, you can help me!”. Nel giro di un minuto ho risolto la situazione spiegando al saudita con dei gesti (gli italiani sono bravissimi in questo) cosa significava quella parola “please swipe your credit card” che il giovane americano continuava a ripetere, senza fine, come se ripetendolo senza mimare il gesto prima o poi il saudita capisse. Ovviamente, c’erano anche altre cose, che pero’ sempre con il mio aiuto di interprete a questo punto “culturale” non linguistico, si sono risolte. Grandi ringraziamenti e accenno di inchino finale. Ecco, forse l’Italia puo’ giocare questo ruolo. Cercare di far capire gli americani e gli arabi l’uno con l’altro.
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